Avete mai pensato agli ingredienti di una delle preparazioni più semplici e fondamentali in cucina come il brodo?
Solo tre ingredienti, ma tutto il sapore della genuinità.
Eppure, sebbene questi ingredienti siano semplici, poveri, facilmente reperibili, a sottolineare la loro importanza ce n’è uno in particolare: il sedano.
Il sedano, che spesso viene lasciato per ultimo nelle liste della spesa, e che ancora più spesso trova pochi seguaci a causa delle sue fibre e del suo sapore talvolta molto intenso, è in realtà un prodotto valido e tipico nella zona pontina.
Sin dagli anni ’50, gli agricoltori pontini erano soliti coltivare questa specie normalmente, sebbene inizialmente la varietà prodotta fosse quella comune verde. E’ solo dagli anni ’60 che, in seguito a una prima fase di sperimentazione, si inizia a produrre quella che sarebbe diventata la varietà di sedano per eccellenza della provincia di latina: il sedano bianco.
Questa varietà affonda le sue radici produttive nelle zone di Sperlonga, da cui il nome, e Fondi.
Ciò che distingue il sedano bianco di Sperlonga è, sicuramente, il colore verde chiaro. A seguire, però, c’è l’elasticità delle sue coste bianche o biancastre, che lo rendono molto più resistente alla rottura. Di taglia media e forma compatta, è meno fibroso della varietà classica e il suo sapore è tendenzialmente dolce e lievemente aromatico. Spicca, però, anche una nota sapida non indifferente. Tale caratteristica, è dovuta essenzialmente alla zona di produzione. Il suo terreno, una volta palude, è circondato dalle acque del mare e del lago, ed è grazie a queste che il sedano bianco di Sperlonga è un ottimo alleato in materia di sostanze nutritive. Esso, infatti, è ricco di ferro, manganese, zinco, rame e boro.
E’, infine, dal 2000 che il sedano bianco di Sperlonga vede riconosciute a pieno le sue caratteristiche con l’ottenimento del marchio IGP – Indicazione Geografica Protetta, ottenuto anche grazie alle tecniche di produzione ritenute e basso impatto ambientale.
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